sabato 25 dicembre 2010
sabato 6 novembre 2010
incontro con il Soccorso Alpino Austriaco
Sono venuti a trovarci in campo gli amici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sella Nevea, assieme ad una delegazione di unità cinofile del Soccorso Alpino Austriaco, con il responsabile per le attività cinofile da soccorso della Carinzia, Lorenz Geiger, ed il responsabile nazionale austriaco delle squadre cinofile da valanga, Sepp Lederhaas.
A coordinare l'attività l'inossidabile Carlo Quarenghi che, con il suo Ben, ha suscitato la generale ammirazione di tutti (si veda anche l'articolo che gli hanno dedicato sul sito bergrettung.at)
A presenziare, anche il sindaco di Fogliano Antonio Calligaris e l’assessore comunale alla Protezione Civile Matteo Cechet.
Esercitazione con unità cinofile nell ex cava Vriz
il Piccolo — 21 novembre 2010 pagina 08 sezione: GORIZIA
A coordinare l'attività l'inossidabile Carlo Quarenghi che, con il suo Ben, ha suscitato la generale ammirazione di tutti (si veda anche l'articolo che gli hanno dedicato sul sito bergrettung.at)
A presenziare, anche il sindaco di Fogliano Antonio Calligaris e l’assessore comunale alla Protezione Civile Matteo Cechet.
Esercitazione con unità cinofile nell ex cava Vriz
il Piccolo — 21 novembre 2010 pagina 08 sezione: GORIZIA
FOGLIANO Continua con successo l’attività del gruppo cinofilo forestale di soccorso nella “palestra” dell’ex cava Vriz di Polazzo, a Fogliano Redipuglia. E un evento straordinario si è sviluppato nei giorni scorsi: il team cinofilo del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Sella Nevea e una delegazione del Soccorso alpino Austriaco, composta di tre unità cinofile, accompagnate da Lorenz Geiger, istruttore cinofilo per ricerca su valanga e in superficie e responsabile delle attività cinofile della Carinzia e dal responsabile federale austriaco delle squadre cinofile da valanga, Sepp Lederhaas, hanno svolto un addestramento, finalizzato alla ricerca di persone sepolte dalle macerie, nella ex cava di Polazzo dove è stata realizzata la palestra di simulazione dell’associazione del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia per cani da soccorso. Sotto la guida del capo istruttore nazionale Ucis, Carlo Quarenghi, figura molto conosciuta nel mondo della cinofilia da soccorso e assiduo ospite della struttura, gli ospiti e le unità cinofile dell’associazione, si sono impegnati nel lavoro, simulando varie situazioni di intervento e confrontando le diverse metodologie di intervento. Presenti anche il sindaco Antonio Calligaris e l’assessore alla Protezione Civile Matteo Cechet che hanno rimarcato il lodevole valore del lavoro svolto dai cinofili nelle difficili situazioni in cui sono chiamati ad operare. «Al di là di protocolli o accordi internazionali, solo la reciproca conoscenza sul campo – sono state le parole del sindaco e dell’assessore - permette ad enti e gruppi diversi di lavorare efficacemente per il raggiungimento dell’obiettivo comune, il salvataggio di vite umane in pericolo». (lu.pe.)
martedì 24 agosto 2010
martedì 15 giugno 2010
ricerca di un'anziana dispersa a Gorizia
Nella giornata di oggi, Tatiana con Falkor ha partecipato alle infruttuose ricerche di una donna di Gorizia, allontanatasi da casa senza dare più notizie di sè.
Da il Piccolo — 16 giugno 2010 pagina 01 sezione: GORIZIA
Si chiama Anna Komic, ha 59 anni e risiede in via San Michele, nel quartiere di Sant’Andrea.
Dalla mattina di lunedì non dà più notizie di sè. L’hanno cercata ovunque, hanno ricostruito i suoi possibili spostamenti ma non c’è stato verso. Viene descritta come alta, di corporatura magra, con una capigliatura brizzolata.
I familiari (figlio e figlia) hanno dato l’allarme qualche ora dopo: sin dalle 18 di lunedì i volontari della squadra comunale della Protezione civile sono entrati in azione. In una primissima fase sono state impegnate nelle ricerche cinque persone e tre cani: con il passare delle ore, si sono aggiunti i rinforzi di altre squadre della Protezione civile. «Ma le ricerche non hanno dato esito - fa sapere l’assessore comunale Francesco Del Sordi -. I volontari si sono prodigati e hanno perlustrato palmo a palmo la zona di via San Michele e della 56 bis, concentrandosi nel pomeriggio anche nelle vicinanze dell’Isonzo». Ma le ricerche, come detto, non hanno dato esito. Non sono stati trovati nemmeno indizi: nel primo pomeriggio, pertanto, la Protezione civile ha deciso di sospendere le ricerche. Nulla, infatti, esclude che la donna possa essersi allontanata da Gorizia. Voci raccolte in paese descrivono alla donna come vittima della depressione, in seguito alla scomparsa (circa un anno fa) del marito. «Le ricerche sono state molto accurate ma non hanno dato risultati. La speranza è che la donna si sia temporaneamente allontanata da casa», sottolinea il parroco di Sant’Andrea, don Carlo Bolcina. La donna ha lasciato documenti e cellulare a casa: non ha la patente e si muove normalmente con i mezzi pubblici. Nel pomeriggio, sono entrati in azione anche i vigili del fuoco che hanno scandagliato il fondo dell’Isonzo con l’aiuto della squadra sommozzatori giunta appositamente da Trieste. Alle 16.40 di ieri le ricerche erano ancora nel pieno. «Non abbiamo trovato alcuna traccia e nessun oggetto appartenuto alla persona: questo complica terribilmente le ricerche perché non c’è nessun riferimento. Stiamo facendo del nostro meglio». Delle indagini si stanno occupando i carabinieri del Comando provinciale di Gorizia che, ieri, hanno seguito passo dopo passo l’evolversi delle ricerche. Inoltre, si sono tenuti costantemente in contatto con la figlia Debora. Questa mattina dovrebbero riprendere di gran lena le battute di ricerche e non è escluso possa essere diffusa anche la fotografia della cinquantanovenne scomparsa nel quartiere di Sant’Andrea. Fotografia che, invece, hanno a disposizione tutte le forze dell’ordine provinciali che contribuiscono alla ricerca. (fra.fa.)
Da il Piccolo — 16 giugno 2010 pagina 01 sezione: GORIZIA
Si chiama Anna Komic, ha 59 anni e risiede in via San Michele, nel quartiere di Sant’Andrea.
Dalla mattina di lunedì non dà più notizie di sè. L’hanno cercata ovunque, hanno ricostruito i suoi possibili spostamenti ma non c’è stato verso. Viene descritta come alta, di corporatura magra, con una capigliatura brizzolata.
I familiari (figlio e figlia) hanno dato l’allarme qualche ora dopo: sin dalle 18 di lunedì i volontari della squadra comunale della Protezione civile sono entrati in azione. In una primissima fase sono state impegnate nelle ricerche cinque persone e tre cani: con il passare delle ore, si sono aggiunti i rinforzi di altre squadre della Protezione civile. «Ma le ricerche non hanno dato esito - fa sapere l’assessore comunale Francesco Del Sordi -. I volontari si sono prodigati e hanno perlustrato palmo a palmo la zona di via San Michele e della 56 bis, concentrandosi nel pomeriggio anche nelle vicinanze dell’Isonzo». Ma le ricerche, come detto, non hanno dato esito. Non sono stati trovati nemmeno indizi: nel primo pomeriggio, pertanto, la Protezione civile ha deciso di sospendere le ricerche. Nulla, infatti, esclude che la donna possa essersi allontanata da Gorizia. Voci raccolte in paese descrivono alla donna come vittima della depressione, in seguito alla scomparsa (circa un anno fa) del marito. «Le ricerche sono state molto accurate ma non hanno dato risultati. La speranza è che la donna si sia temporaneamente allontanata da casa», sottolinea il parroco di Sant’Andrea, don Carlo Bolcina. La donna ha lasciato documenti e cellulare a casa: non ha la patente e si muove normalmente con i mezzi pubblici. Nel pomeriggio, sono entrati in azione anche i vigili del fuoco che hanno scandagliato il fondo dell’Isonzo con l’aiuto della squadra sommozzatori giunta appositamente da Trieste. Alle 16.40 di ieri le ricerche erano ancora nel pieno. «Non abbiamo trovato alcuna traccia e nessun oggetto appartenuto alla persona: questo complica terribilmente le ricerche perché non c’è nessun riferimento. Stiamo facendo del nostro meglio». Delle indagini si stanno occupando i carabinieri del Comando provinciale di Gorizia che, ieri, hanno seguito passo dopo passo l’evolversi delle ricerche. Inoltre, si sono tenuti costantemente in contatto con la figlia Debora. Questa mattina dovrebbero riprendere di gran lena le battute di ricerche e non è escluso possa essere diffusa anche la fotografia della cinquantanovenne scomparsa nel quartiere di Sant’Andrea. Fotografia che, invece, hanno a disposizione tutte le forze dell’ordine provinciali che contribuiscono alla ricerca. (fra.fa.)
domenica 13 giugno 2010
Una palestra per cani nell'ex cava Vriz
Articolo su Il Piccolo — 12 giugno 2010 pagina 13 sezione: GORIZIA
Si è svolta con successo, nei giorni scorsi, al campo di addestramento per cani da ricerca nell’ex cava “Vriz” a Polazzo a Fogliano Redipuglia, la manifestazione nazionale organizzata dalla Sezione Cinofila dell’Associazione Sportiva e Culturale del Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia.
Ospiti speciali dell’evento i volontari dell’associazione Prociv-Ucs, gruppo cinofilo da ricerca e soccorso proveniente da Capoterra in provincia di Cagliari, con il contributo degli istruttori nazionali Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso) Carlo Quarenghi, da Chiavenna e Stefano Lovato, da Bolzano. Presente il vicesindaco ed assessore alla Protezione civile di Fogliano Redipuglia, Matteo Cechet, che ha portato agli ospiti della Sardegna il saluto a nome di tutta l’amministrazione comunale, sindaco in primis, ed ha potuto conoscere più da vicino la realtà associativa presente sul territorio.
«Si tratta di un’attività lodevole – ha commentato Cechet – di insostituibile valore in caso di terremoti, crolli o situazioni estreme in cui solo questi fantastici animali addestrati con pazienza e professionalità possono intervenire. L’amministrazione è ben lieta e orgogliosa di ospitare sul proprio territorio una realtà come questa, sarà nostro impegno dare pieno supporto per aiutarla a crescere e promuoverla. Un grazie sincero va alla precedente amministrazione comunale per aver avviato quest’attività». Nel 2004 l’associazione ha ottenuto l’uso dell’area rendendola funzionale tramite l’allestimento di una vera propria “palestra per cani”: vari materiali e cumuli di macerie simulano le condizioni tipiche di crolli, terremoti e altre situazioni in cui queste unità sono chiamate a intervenire in caso d’emergenza. Per le quattro unità cinofile, così è definita la squadra formata dal cane e dal suo conduttore, provenienti dalla Sardegna e le cinque dell’associazione “padrona di casa”, sono stati tre giorni di intenso lavoro finalizzato all’addestramento del cane come ausiliario della Protezione civile nella ricerca di persone disperse, in superficie (boschi, campagna, ecc.) o a seguito del crollo di edifici (per esempio terremoti, esplosioni di gas), resi ancora più impegnativi dall’innalzamento delle temperature. Conferma del positivo risultato raggiunto, nel rendere tecnicamente impegnativa la palestra, sono le visite che sempre più frequentemente riceve da parte di altri gruppi cinofili: frequenti quelli del Gruppo cinofilo di Nova Gorica, impegnato anche in campionati internazionali di ricerca e protezione civile e della squadra cinofila del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Sella Nevea. La sezione cinofila nasce nel 2003, come componente dedicata alla Protezione civile, dell’Associazione sportiva e culturale del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia. Aderisce al coordinamento regionale delle unità cinofile da soccorso ed è iscritta nelle liste regionali e nazionali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile.
Si è svolta con successo, nei giorni scorsi, al campo di addestramento per cani da ricerca nell’ex cava “Vriz” a Polazzo a Fogliano Redipuglia, la manifestazione nazionale organizzata dalla Sezione Cinofila dell’Associazione Sportiva e Culturale del Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia.
Ospiti speciali dell’evento i volontari dell’associazione Prociv-Ucs, gruppo cinofilo da ricerca e soccorso proveniente da Capoterra in provincia di Cagliari, con il contributo degli istruttori nazionali Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso) Carlo Quarenghi, da Chiavenna e Stefano Lovato, da Bolzano. Presente il vicesindaco ed assessore alla Protezione civile di Fogliano Redipuglia, Matteo Cechet, che ha portato agli ospiti della Sardegna il saluto a nome di tutta l’amministrazione comunale, sindaco in primis, ed ha potuto conoscere più da vicino la realtà associativa presente sul territorio.
«Si tratta di un’attività lodevole – ha commentato Cechet – di insostituibile valore in caso di terremoti, crolli o situazioni estreme in cui solo questi fantastici animali addestrati con pazienza e professionalità possono intervenire. L’amministrazione è ben lieta e orgogliosa di ospitare sul proprio territorio una realtà come questa, sarà nostro impegno dare pieno supporto per aiutarla a crescere e promuoverla. Un grazie sincero va alla precedente amministrazione comunale per aver avviato quest’attività». Nel 2004 l’associazione ha ottenuto l’uso dell’area rendendola funzionale tramite l’allestimento di una vera propria “palestra per cani”: vari materiali e cumuli di macerie simulano le condizioni tipiche di crolli, terremoti e altre situazioni in cui queste unità sono chiamate a intervenire in caso d’emergenza. Per le quattro unità cinofile, così è definita la squadra formata dal cane e dal suo conduttore, provenienti dalla Sardegna e le cinque dell’associazione “padrona di casa”, sono stati tre giorni di intenso lavoro finalizzato all’addestramento del cane come ausiliario della Protezione civile nella ricerca di persone disperse, in superficie (boschi, campagna, ecc.) o a seguito del crollo di edifici (per esempio terremoti, esplosioni di gas), resi ancora più impegnativi dall’innalzamento delle temperature. Conferma del positivo risultato raggiunto, nel rendere tecnicamente impegnativa la palestra, sono le visite che sempre più frequentemente riceve da parte di altri gruppi cinofili: frequenti quelli del Gruppo cinofilo di Nova Gorica, impegnato anche in campionati internazionali di ricerca e protezione civile e della squadra cinofila del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Sella Nevea. La sezione cinofila nasce nel 2003, come componente dedicata alla Protezione civile, dell’Associazione sportiva e culturale del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia. Aderisce al coordinamento regionale delle unità cinofile da soccorso ed è iscritta nelle liste regionali e nazionali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile.
domenica 2 maggio 2010
weekend di addestramento cinofilo con la PVA di Ghedi (BS)
Uscita di due giorni al campo macerie degli amici della PVC di Ghedi, a provare il famoso "dedalo"... ed a pensare a come riprodurlo nel nostro campo!
domenica 18 aprile 2010
Cash, salvatore di rapaci
Il nostro Cash si è reso protagonista di un inconsueto salvataggio: durante la consueta "passeggiata seriale" ai giardini, ha trovato un giovane esemplare di allocco, caduto dal nido ed in evidente difficoltà.
Il fatto ha avuto l'onore delle cronache sull'edizione di Gorizia de "Il Piccolo" del 18/4/2010:
Da Recupero "Gufetto" |
Il fatto ha avuto l'onore delle cronache sull'edizione di Gorizia de "Il Piccolo" del 18/4/2010:
Salvato ai Giardini un giovane allocco
Era caduto chissà da quale nido il giovanissimo esemplare di allocco trovato venerdì sera da un volontario della Protezione civile di Gorizia che stava passeggiando con il proprio cane ai giardini pubblici di corso Verdi. Svolazzava disorientato, non era ancora autosufficiente, così dopo aver valutato la situazione insieme alla corpo forestale del Friuli Venezia Giulia, il nidiaceo è stato raccolto e portato al Centro recupero fauna selvatica di San Canzian d’Isonzo dove fra una quindicina di giorni sarà pronto per essere rimesso in libertà. Approssimativamente, l’allocco ha un età di quattro settimane e non ha ancora sviluppato in modo completo il piumaggio per il volo. Il manto si presenta parzialmente lanugginoso. Quando intorno alle 20.30 dell’altra sera il cane da macerie di Massimo Munarin ha puntato l’animale, al proprietario il rapace è apparso chiaramente in difficoltà. Non potendolo ”riportare a casa” perché non sapeva dove avesse il nido, il volontario della Protezione civile comunale ha contattato la centrale operativa di Palmanova che, a sua volta, ha coinvolto la Forestale. Dopo una valutazione della situazione è stato deciso il trasferimento nel ricovero di San Canzian. Al centro di recupero fauna selvatica è stato visitato, ma le sue condizioni sono apparse buone. «Era soltanto un po’ debilitato perché probabilmente non mangiava da un po’ di tempo - ha spiegato Damiano Baradel, responsabile della struttura di accoglienza -. In natura questi animali lasciano il nido prima che siano in grado di volare. In genere vengono seguiti a distanza dai genitori. Probabilmente lo hanno chiamato, ma questo esemplare è ancora troppo giovane per riuscire a tornare al nido. Il piumaggio per il volo non è stato ancora completato». A differenza dei gufi e degli altri predatori notturni, gli allocchi presentano occhi scuri. La storia del nidiaceo trovato a svolazzare ai giardini pubblici di corso Verdi è di certo una storia piccola: una di quelle che possono passare inosservate, ma è anche una di quelle storie che testimoniano della presenza in centro di rapaci. È il segno tangibile che le 20 cassette-nido posizionate dall’amministrazione Romoli sugli alberi della città hanno sortito gli effetti sperati. «La presenza di questi animali - siega l’assessore all’Ambiente Francesco Del Sordi - è importante. Fanno pulizia di roditori e questo episodio ci offre l’occasione per mandare un messaggio ai goriziani. Quando trovate un gufo o un allocco in difficoltà, non portatevelo a casa con voi, avvisate le autorità come ha fatto il nostro volontario della Protezione civile. se possibile, verrà rimesso nel suo habitat naturale, se non sarà possibile verrà aiutato da persone competenti come quelle del centro di Terranova. Questi animali hanno bisogni alimentari di un certo tipo, non bata dar loro un pezzo di pollo per nutrirli».
Stefano Bizzi
giovedì 25 marzo 2010
Stage di orientamento al volontariato di protezione civile
Il 25 marzo si è svolta nel nostro campo di addestramento una sessione dello “Stage di orientamento al volontariato di protezione civile” che ha impegnato alcuni dei volontari delle province di Trieste e Gorizia ed oltre 60 studenti provenienti dagli Istituti superiori della Regione.
Nel corso di questo stage, della durata di una settimana, attraverso lezioni frontali teoriche e lezioni operative sul campo, i ragazzi hanno toccato con mano tutte le attività relative al mondo della protezione civile: montaggio e smontaggio di una tendopoli, teoria e prove pratiche di antincendio boschivo con i gruppi A.I.B. della Protezione civile regionale, rischio idrogeologico, funzionamento e utilizzo motopompe da svuotamento, attività di ricerca persone scomparse con i gruppi cinofili, attivazione di impianti elettrici di emergenza con la realizzazione, da parte dei singoli gruppi di studenti, di un piccolo quadro elettrico e relativa normativa sulla sicurezza in collaborazione con i comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, attività di orienteering e comunicazioni radio. .
Durante la sessione svolta nel nostro campo, è stata svolta una breve lezione introduttiva alle tecniche di cinofilia da ricerca, seguita da alcune dimostrazioni di ricerca sia in superficie che su macerie.
Sul sito della Protezione Civile è disponibile sia l'articolo completo sullo stage, che l'album fotografico della giornata.
domenica 7 marzo 2010
Esami operativi regionali di macerie - Pinzano al Tagliamento
Nel campo macerie di Pinzano al Tagliamento, gestito dalla Associazione Amatori Cani Utilità, si è svolta la prima prova d'ingresso per le Unità Cinofile per la ricerca di persone disperse sotto a macerie.
E "prima prova" in senso letterale, poichè è la prima volta che vengono svolti dopo la recente approvazione del nuovo regolamento CRUCS.
Della nostra associazione, hanno superato con successo la prova Anna con Rui e Silvia con Hari.
Congratulazioni!
E "prima prova" in senso letterale, poichè è la prima volta che vengono svolti dopo la recente approvazione del nuovo regolamento CRUCS.
Della nostra associazione, hanno superato con successo la prova Anna con Rui e Silvia con Hari.
Congratulazioni!
sabato 27 febbraio 2010
Esami operativi regionali di superficie - Torreano (UD)
Si è svolta la prima sessione degli esami operativi regionali di superficie, organizzati a Torreano (UD).
Tatiana con Geri li ha affrontati con successo, confermando quindi la propria operatività. Complimenti!
Vedi anche l'articolo e la gallery fotografica sul sito della Protezione Civile Regionale.
venerdì 22 gennaio 2010
regolamento CRUCS per le prove di ricerca di persone travolte da macerie
.
COORDINAMENTO REGIONALE UNITA’ CINOFILE DA SOCCORSO
Regolamento per le prove di ricerca di persone travolte da macerie
Revisione del 28 ottobre 2009
Art. 1 – Coordinamento Regionale delle Unità Cinofile da Soccorso
a) Le Unità Cinofile (di seguito UC) che aspirino ad ottenere l’operatività regionale per la ricerca di persone travolte da macerie dovranno superare: una prova attitudinale su attrezzi, una prova d’ingresso su macerie e una prova operativa delle due organizzate dal Coordinamento Regionale delle Unità Cinofile da Soccorso (di seguito CRUCS) e verranno valutate da Tecnici del CRUCS in base alla corretta osservanza del presente regolamento;
b) Di seguito per Assemblea dei tecnici si intende l’insieme di tutti i Tecnici nominati dalle rispettive Associazioni, per la specialità “ricerca di persone travolte da macerie”, iscritte al CRUCS. Compiti dell’Assemblea sono: proporre in merito a provvedimenti disciplinari verso volontari delle Associazioni aderenti al CRUCS, proporre al direttivo CRUCS il Responsabile della Squadra Macerie.
c) Il Responsabile della Squadra Macerie (intesa come formata da sole Unità Cinofile Operative) sarà la figura di riferimento fra le U. C. impegnate in attività di emergenza, anche simulata, ed il Referente o il Vice Referente. Non avrà nessun potere decisionale autonomo su date o prove delle suddette, ma avrà potere discrezionale sull’operatività delle singole U.C. in caso operativo. Dovrà essere interpellato su qualsiasi intervento operativo. Informerà costantemente il Referente ed il ViceReferente sulla preparazione delle singole U.C.;
d) La regolamentazione delle prove per l’acquisizione dell’operatività regionale di seguito descritta, ha validità unicamente per la specialità di “ricerca di persone travolte da macerie”.
Art. 2 – Tecnici CRUCS
a) Per essere un Tecnico riconosciuto dal CRUCS, il candidato Tecnico deve rispondere ad almeno due dei seguenti requisiti:
a.1) Ogni tecnico deve mettere a disposizione delle Associazioni componenti il CRUCS i dati completi, compresa la data di acquisizione, dei vari requisiti richiesti;
b) In mancanza di questi requisiti il candidato tecnico può partecipare alle riunioni CRUCS con diritto di parola e voto, equivalenti a quelli a di un Tecnico riconosciuto, ma non può giudicare le unità cinofile esaminate in ambito CRUCS;
c) Ciascuna associazione può nominare uno e un solo Tecnico, che dura in carica sino alla scadenza del presente regolamento;
d) Il Tecnico non può essere delegato. E’ ammessa la sostituzione permanente in casi eccezionali, e al massimo una volta nell’anno.
Art. 3 – Requisiti delle UC candidate
a) Alla prova di ingresso sono ammessi i cani che abbiano già compiuto i 18 mesi di età alla data della prova, e non avere superato i 7 anni.
b) I cani operativi con oltre 9 anni di età rimarranno tali, previa valutazione del Responsabile della Squadra Macerie e dei tecnici del CRUCS.
c) Le UC che si presentano per la prima volta ad una prova CRUCS devono presentare il libretto sanitario o il passaporto europeo del cane da cui verranno rilevati i dati anagrafici e di marcatura (tatuaggio e/o microchip) del cane medesimo e la corretta effettuazione delle vaccinazioni previste.
d) Il conduttore dovrà inoltre presentare la propria tessera di iscrizione alla Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia indicante l’Associazione che lo propone alla prova.
e) Il conduttore deve obbligatoriamente, e per tutta la durata della prova, indossare i dispositivi di protezione individuali previsti dalla vigente normativa. Il cane deve lavorare sulla maceria libero da ogni possibile intralcio (senza collari e/o pettorine); in caso contrario l’UC non verrà ammessa alla prova e la stessa sarà considerata negativa.
f) Il conduttore che consegue l’operatività accetta di essere impiegato nel contesto dell’emergenza, principalmente come volontario generico della Protezione Civile F.V.G., qualora le UC non fossero più necessarie.Tale disposizione verrà data e valutata dal responsabile della missione, incaricato dal referente o vice, durante tutto il perdurarsi della stessa.
Art. 4 – Richiesta di partecipazione alle prove
a) Le richieste per partecipare alle prove devono essere inviate per iscritto (lettera, fax, e-mail) dalle Associazioni al Referente tassativamente almeno 15 giorni prima della data stabilita. Sul sito Web del CRUCS (http://crucsfvg.googlepages.com/) sarà disponibile un modulo da scaricare e compilare per adempiere a questa formalità;
b) Il Referente comunicherà anticipatamente alle Associazioni ed ai tecnici l’elenco dei partecipanti. Il giorno della prova, i tecnici provvederanno all’estrazione dell’ordine di partenza, tenendo conto delle limitazioni previste per l’esame dei tecnici e delle femmine in calore.
Art. 5 - Siti di svolgimento prove
a) I siti per lo svolgimento delle prova attitudinali e della prova di ingresso verranno comunicati all’inizio dell’anno a cura del Referente, sulla base della disponibilità data dalle Associazioni;
b) Le successive prove operative si svolgeranno su adeguati siti reperiti, a cura del Responsabile della Squadra Macerie e/o dall’Assemblea dei Tecnici, in regione o fuori regione;
c) I siti decisi per le prove operative non potranno essere visionati o provati da Associazioni che propongono UC candidate nei 60 giorni precedenti la prova;
d) In caso di trasgressione volontaria, accertata anche successivamente allo svolgimento della prova e/o al conseguimento dell’operatività, la UC verrà sospesa dall’operatività per i 12 mesi successivi all’accertamento della violazione.
Art. 6 - Svolgimento delle prove
6.1 - PASSAGGIO STRISCIATO
Su ordine del Tecnico, il Conduttore si porta davanti l’ostacolo da superare consistente in un percorso angusto ricavato mediante l’apposizione di opportuni diaframmi regolabili in altezza in funzione della taglia del cane, il quale deve procedere strisciando in un passaggio lungo circa mt. 2,50 e largo circa mt. 1,00.
Il Conduttore deve restare fermo nella posizione di partenza, fin tanto che il cane avrà traversato strisciando il tratto ribassato; al di là dell’ostacolo, su comando del Conduttore il cane deve rimanere fermo fino a quando il Conduttore lo raggiungerà.
(Vedi fig. 1)
6.2 - TERRA LIBERO CON EFFETTI DI DISTRAZIONE E DISTURBO
Questo esercizio si svolge normalmente in gruppo, avendo cura che la distanza fra un cane ed un altro non sia inferiore ai 4 mt. Tutti gli ordini devono essere dati dal Conduttore su indicazione del Tecnico.
Il cane, libero dal guinzaglio, nella posizione di seduto al fianco sinistro del Conduttore, all’ordine deve assumere la posizione di terra.
Il Conduttore dopo l’ordine “RESTA” impartito al cane, si allontana dallo stesso.
Dopo circa un minuto trascorso in tale posizione, il Tecnico ordina ad alcuni addetti al campo di produrre diversi rumori anche con l’ausilio di mezzi meccanici, simulando una situazione reale di ambiente rumoroso. Il personale per tale incombenza si collocherà di fronte al gruppo di cani ad una distanza non inferiore ai 6 mt.
Dopo circa altri due minuti le azioni di disturbo cessano ed il personale addetto si allontana dal campo, su indicazione del Tecnico ciascun Conduttore a passo normale si porta presso il fianco del proprio cane, da il comando di seduto e gli mette il guinzaglio.
Il cane che durante l’azione di disturbo avrà manifestato atteggiamento aggressivo o pauroso sarà escluso da tutte le prove. I cani che eventualmente subiranno questoatteggiamento non saranno da considerarsi soggetti a penalità.
6.3 - PASSAGGIO IN CUNICOLI
Su ordine del Tecnico, il Conduttore si posiziona con il cane davanti al cunicolo con altezza non superiore a mt. 0,60 realizzato in materiale idoneo, lungo circa 4 mt. con inserita una curva a 90° nella seconda metà della sua lunghezza.
Raggiunta la posizione, lo libera dal guinzaglio e dal collare e ricevuto l’assenso del Tecnico, lo invia nel cunicolo, mediante comando.
Il cane, compiuto il percorso all’interno del cunicolo una volta uscito deve attendere l’arrivo del Conduttore. (vedi fig. 2)
6.4 - SALITA SU SCALA
Su invito del Tecnico, il Conduttore porta il cane all’ostacolo consistente in una scaletta a gradini piani con pedata di larghezza di circa cm. 5 lunga almeno 2 mt. e larga non meno di 0,25 mt., facendogli assumere la posizione di seduto.
Provvede quindi a liberarlo dal guinzaglio e dal collare.
Con il consenso del Tecnico, il Conduttore con comando ordina al cane di arrampicarsi sulla scala opportunamente appoggiata con inclinazione di circa 45° sulla verticale ad una piattaforma praticabile.
Superata la scala e salito sulla piattaforma, il cane discenderà utilizzando una passerella costituita da un asse lungo circa 4,00 mt. di robusta fattura.
Ridisceso al suolo, attende su comando di essere raggiunto dal proprio Conduttore.
Le varie fasi di salita e discesa del cane dall’ostacolo devono effettuarsi con il Conduttore fermo nella posizione di inizio dell’esercizio. L’andatura del cane deve essere sicura. (vedi fig.3)
6.5 – Prova d’ingresso su macerie
a) Il superamento della prova di ingresso riservata alle UC non operative nel precedente anno solare, se superata, consente di accedere alle due prove operative successive. Per questa prova verranno stabilite due date tra i mesi di gennaio e marzo e le UC candidate potranno scegliere quella a cui partecipare.
E’ facoltà del Responsabile della Squadra Macerie o del Referente in base al numero dei candidati presentati, decidere se svolgere la prova attitudinale e di ingresso in una sola giornata;
b) I successivi due test verranno effettuati nei mesi di giugno e ottobre, le date verranno concordate ad inizio anno
c) La disposizione ed il numero delle cavie, da 1 a 3, verrà decisa il giorno dell’esame dai tecnici presenti e le cavie verranno spostate ogni due ricerche. A seconda del numero di UC candidate, sarà cura del Referente richiedere alle Associazioni di portare e tenere a disposizione delle cavie;
d) La prova ha inizio con il colloquio/intervista che il conduttore deve sostenere con i Tecnici presenti, in cui verrà spiegato il tipo di emergenza simulata e verranno date le informazioni necessarie alla sua risoluzione. Il conduttore avrà la facoltà di chiedere tutte le delucidazioni che riterrà opportune sulla ricerca che si appresta ad effettuare;
e) Il punto di partenza da cui iniziare la ricerca sarà scelto dal conduttore;
f) Il tempo solitamente concesso per la prova è di 30 minuti dall’inizio della ricerca, e verrà calcolato dal momento in cui il conduttore sguinzaglia il cane.
Ad insindacabile giudizio dei tecnici presenti, il tempo concesso potrà variare in base alle caratteristiche del sito di esame e delle condizioni climatiche;
g) Non sono ammesse pause o fermi di tempo da parte della UC durante la ricerca.
Eventuali soste “tecniche”, ad esempio per dare da bere al cane, non interrompono il tempo concesso;
h) Al conduttore non è permesso calpestare l’area di verifica indicata dai tecnici, dovrà inviare il cane nella zona dove intende operare la ricerca e, durante la prova, deve limitarsi a guidare il cane da una posizione di sicurezza, osservando il suo lavoro. E’ indispensabile che la distanza tra il cane ed il Conduttore sia
sempre almeno di qualche metro, affinché i Tecnici possano rilevare l’indipendenza effettiva del lavoro del cane, non dovendo il Conduttore sostituirsi al cane nella ricerca di eventuali segni o tracce di nascondigli
lasciando operare il cane con la massima indipendenza fino alla individuazione del Disperso che deve essere segnalato abbaiando.
i) Sulle maceria durante la ricerca potranno essere presenti estranei, sotto le macerie potranno essere presenti disturbi (capi di vestiario e/o cibo), i due tecnici possono parlare e disturbare l’UC durante la ricerca. Ci potrà essere ulteriore disturbo, arrecato anche con mezzi meccanici, ad esempio motori accesi (generatori, motoseghe, decespugliatori ecc.), e/o utensili manuali, ad esempio l’uso di martelli o picconi sulla maceria. Se il conduttore ritiene che un determinato disturbo stia intralciando il lavoro del cane, potrà richiederne la
momentanea sospensione o lo spostamento;
j) Il conduttore dovrà segnalare il ritrovamento da parte del proprio cane alzando il braccio e attendere conferma da parte del Tecnico per richiamare o recuperare il proprio cane;
k) Il conduttore può, in qualunque momento e per qualsiasi motivo, interrompere la ricerca comunicando ai tecnici presenti la sua decisione, in tale caso la prova viene considerata negativa;
l) Gli eventuali candidati che ricoprono la carica di Tecnico verranno ammessi a sostenere la prova per primi ma intervallati da un candidato non Tecnico. Alle prove possono partecipare le femmine in calore purché vengano esaminate per ultime nella giornata, anche nel caso in cui il conduttore ricopra la carica di
Tecnico;
m) La UC verrà giudicata da almeno due Tecnici, essi non possono far parte della stessa Associazione della UC giudicata;
n) Il Tecnico appartenete alla stessa Associazione dell’UC candidata non potrà fare parte del collegio giudicante;
o) A prove concluse i Tecnici presenti firmeranno le schede con le valutazioni per le UC esaminate, che verranno controfirmate dal Referente o Vicereferente;
p) Non sono ammessi ricorsi al giudizio dei Tecnici;
q) Nel caso in cui la SOR richieda l’intervento di UC il giorno delle prove delle UC operative, la partecipazione all’emergenza conferma l’operatività delle stesse.
Nel caso l’UC non dovesse partecipare all’emergenza, lasciando però il sito dell’esame, la conferma dell’abilitazione sarà valutata dei tecnici.
Art. 7 – Marcaggio del cane
a) Il ritrovamento della cavia deve essere segnalato con l’abbaio, sarà compito del conduttore interpretarlo ed indicare con precisione il punto dove è occultata la cavia. Durante la segnalazione il cane dovrà rimanere sul punto del presunto ritrovamento fino all’arrivo, o al richiamo, del conduttore;
b) Al termine della ricerca potrà eventualmente essere richiesta una ulteriore prova di segnalazione.
Art. 8 – Conseguimento e decadimento dell’operatività
a) Per i nuovi candidati l’operatività viene dichiarata dopo il superamento di due delle tre prove operative previste e della presenza obbligatoria alle tre prove (eventuali assenze dovranno essere giustificate);
b) Il solo ritrovamento dei figuranti non assicura di per sé l’esito positivo della prova, che verrà valutata in base a:
1) completezza dell’intervista
2) indipendenza del cane
3) comportamento della UC durante la ricerca
4) copertura della zona di ricerca
5) gestione della ricerca da parte del conduttore
6) gestione del cane
7) completezza del DPI.
c) I Tecnici giudicanti possono avvalersi del giudizio di tutti i tecnici CRUCS presenti, alla fine di ogni prova, sia per i nuovi entranti, sia per le UC già operative in precedenza;
d) Il giudizio dei Tecnici viene dato in presenza della UC giudicata;
e) Se una UC operativa in precedenza non si presenta, senza giustificato motivo, o equivalentemente fallisce due prove consecutive, riparte come una UC nuova entrante, e dovrà sostenere nuovamente tutte le prove, attitudinali ed operative;
f) Le prove sostenute dall’UC rimangono valide anche se questa cambia Associazione di appartenenza purché la nuova Associazione sia iscritta al CRUCS e negli elenchi delle Associazioni di Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia da almeno un anno.
g) Le U.C. che si presentano alle prove di ingresso potranno effettuarle sul campo dell’associazione di appartenenza.
h) Le U.C. operative devono partecipare a tutte le uscite organizzate dal responsabile macerie nel corso dell’anno, è ammessa una assenza non giustificata.
Art. 9 - Espulsione definitiva dal CRUCS
a) Comportamenti giudicati gravi a giudizio del direttivo, portano alla immediata e permanente espulsione dal CRUCS dell’UC responsabile, anche se avvenuti al di fuori delle prove d’esame o altre manifestazioni del CRUCS;
b) Sono da considerarsi gravi i seguenti comportamenti:
1) il cane che morde;
2) il conduttore che provoca un alterco con offese e/o rissa con persone coinvolte, o meno, nell’attività;
3) qualsiasi forma lesiva al decoro e all’immagine della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia e/o del CRUCS.
Art. 10 – Validità e modifiche al regolamento
a) Il presente regolamento entrerà in vigore con la firma dei presidenti delle Associazioni componenti il CRUCS e resterà valido fino al 31 dicembre 2010;
b) Potrà essere rinnovato, con eventuali modifiche, per gli anni successivi al 2010 previa valutazione delle proposte, presentate in forma scritta all’Assemblea dei Tecnici del CRUCS firmata dai Presidenti e dai Tecnici, entro il 30 Ottobre 2010 e approvate dall’Assemblea dei Presidenti entro il 15 Dicembre 2010.
Art. 11 - Norma transitoria
Solamente per le UC candidate che abbiano superato le prove di ingresso programmate nell’anno 2009, visto il cambiamento delle regole avvenuto prima della programmazione delle prove operative, le prove d’ingresso previste per il 2010 si ritengono superate.
COORDINAMENTO REGIONALE UNITA’ CINOFILE DA SOCCORSO
Regolamento per le prove di ricerca di persone travolte da macerie
Revisione del 28 ottobre 2009
Art. 1 – Coordinamento Regionale delle Unità Cinofile da Soccorso
a) Le Unità Cinofile (di seguito UC) che aspirino ad ottenere l’operatività regionale per la ricerca di persone travolte da macerie dovranno superare: una prova attitudinale su attrezzi, una prova d’ingresso su macerie e una prova operativa delle due organizzate dal Coordinamento Regionale delle Unità Cinofile da Soccorso (di seguito CRUCS) e verranno valutate da Tecnici del CRUCS in base alla corretta osservanza del presente regolamento;
b) Di seguito per Assemblea dei tecnici si intende l’insieme di tutti i Tecnici nominati dalle rispettive Associazioni, per la specialità “ricerca di persone travolte da macerie”, iscritte al CRUCS. Compiti dell’Assemblea sono: proporre in merito a provvedimenti disciplinari verso volontari delle Associazioni aderenti al CRUCS, proporre al direttivo CRUCS il Responsabile della Squadra Macerie.
c) Il Responsabile della Squadra Macerie (intesa come formata da sole Unità Cinofile Operative) sarà la figura di riferimento fra le U. C. impegnate in attività di emergenza, anche simulata, ed il Referente o il Vice Referente. Non avrà nessun potere decisionale autonomo su date o prove delle suddette, ma avrà potere discrezionale sull’operatività delle singole U.C. in caso operativo. Dovrà essere interpellato su qualsiasi intervento operativo. Informerà costantemente il Referente ed il ViceReferente sulla preparazione delle singole U.C.;
d) La regolamentazione delle prove per l’acquisizione dell’operatività regionale di seguito descritta, ha validità unicamente per la specialità di “ricerca di persone travolte da macerie”.
Art. 2 – Tecnici CRUCS
a) Per essere un Tecnico riconosciuto dal CRUCS, il candidato Tecnico deve rispondere ad almeno due dei seguenti requisiti:
- essere in possesso della qualifica di istruttore o figurante cinofilo, rilasciata da una Associazione nazionale riconosciuta: ANA, CRI, CNSAS, GdF, PS, CC, EI, Forestale, FEDICS, UCIS, VVFF.
- avere preparato e portato all’operatività CRUCS almeno una UC (escluso se stesso);
- avere una esperienza triennale in ambito CRUCS in qualità di Tecnico/Istruttore.
a.1) Ogni tecnico deve mettere a disposizione delle Associazioni componenti il CRUCS i dati completi, compresa la data di acquisizione, dei vari requisiti richiesti;
b) In mancanza di questi requisiti il candidato tecnico può partecipare alle riunioni CRUCS con diritto di parola e voto, equivalenti a quelli a di un Tecnico riconosciuto, ma non può giudicare le unità cinofile esaminate in ambito CRUCS;
c) Ciascuna associazione può nominare uno e un solo Tecnico, che dura in carica sino alla scadenza del presente regolamento;
d) Il Tecnico non può essere delegato. E’ ammessa la sostituzione permanente in casi eccezionali, e al massimo una volta nell’anno.
Art. 3 – Requisiti delle UC candidate
a) Alla prova di ingresso sono ammessi i cani che abbiano già compiuto i 18 mesi di età alla data della prova, e non avere superato i 7 anni.
b) I cani operativi con oltre 9 anni di età rimarranno tali, previa valutazione del Responsabile della Squadra Macerie e dei tecnici del CRUCS.
c) Le UC che si presentano per la prima volta ad una prova CRUCS devono presentare il libretto sanitario o il passaporto europeo del cane da cui verranno rilevati i dati anagrafici e di marcatura (tatuaggio e/o microchip) del cane medesimo e la corretta effettuazione delle vaccinazioni previste.
d) Il conduttore dovrà inoltre presentare la propria tessera di iscrizione alla Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia indicante l’Associazione che lo propone alla prova.
e) Il conduttore deve obbligatoriamente, e per tutta la durata della prova, indossare i dispositivi di protezione individuali previsti dalla vigente normativa. Il cane deve lavorare sulla maceria libero da ogni possibile intralcio (senza collari e/o pettorine); in caso contrario l’UC non verrà ammessa alla prova e la stessa sarà considerata negativa.
f) Il conduttore che consegue l’operatività accetta di essere impiegato nel contesto dell’emergenza, principalmente come volontario generico della Protezione Civile F.V.G., qualora le UC non fossero più necessarie.Tale disposizione verrà data e valutata dal responsabile della missione, incaricato dal referente o vice, durante tutto il perdurarsi della stessa.
Art. 4 – Richiesta di partecipazione alle prove
a) Le richieste per partecipare alle prove devono essere inviate per iscritto (lettera, fax, e-mail) dalle Associazioni al Referente tassativamente almeno 15 giorni prima della data stabilita. Sul sito Web del CRUCS (http://crucsfvg.googlepages.com/) sarà disponibile un modulo da scaricare e compilare per adempiere a questa formalità;
b) Il Referente comunicherà anticipatamente alle Associazioni ed ai tecnici l’elenco dei partecipanti. Il giorno della prova, i tecnici provvederanno all’estrazione dell’ordine di partenza, tenendo conto delle limitazioni previste per l’esame dei tecnici e delle femmine in calore.
Art. 5 - Siti di svolgimento prove
a) I siti per lo svolgimento delle prova attitudinali e della prova di ingresso verranno comunicati all’inizio dell’anno a cura del Referente, sulla base della disponibilità data dalle Associazioni;
b) Le successive prove operative si svolgeranno su adeguati siti reperiti, a cura del Responsabile della Squadra Macerie e/o dall’Assemblea dei Tecnici, in regione o fuori regione;
c) I siti decisi per le prove operative non potranno essere visionati o provati da Associazioni che propongono UC candidate nei 60 giorni precedenti la prova;
d) In caso di trasgressione volontaria, accertata anche successivamente allo svolgimento della prova e/o al conseguimento dell’operatività, la UC verrà sospesa dall’operatività per i 12 mesi successivi all’accertamento della violazione.
Art. 6 - Svolgimento delle prove
6.1 - PASSAGGIO STRISCIATO
Su ordine del Tecnico, il Conduttore si porta davanti l’ostacolo da superare consistente in un percorso angusto ricavato mediante l’apposizione di opportuni diaframmi regolabili in altezza in funzione della taglia del cane, il quale deve procedere strisciando in un passaggio lungo circa mt. 2,50 e largo circa mt. 1,00.
Il Conduttore deve restare fermo nella posizione di partenza, fin tanto che il cane avrà traversato strisciando il tratto ribassato; al di là dell’ostacolo, su comando del Conduttore il cane deve rimanere fermo fino a quando il Conduttore lo raggiungerà.
(Vedi fig. 1)
6.2 - TERRA LIBERO CON EFFETTI DI DISTRAZIONE E DISTURBO
Questo esercizio si svolge normalmente in gruppo, avendo cura che la distanza fra un cane ed un altro non sia inferiore ai 4 mt. Tutti gli ordini devono essere dati dal Conduttore su indicazione del Tecnico.
Il cane, libero dal guinzaglio, nella posizione di seduto al fianco sinistro del Conduttore, all’ordine deve assumere la posizione di terra.
Il Conduttore dopo l’ordine “RESTA” impartito al cane, si allontana dallo stesso.
Dopo circa un minuto trascorso in tale posizione, il Tecnico ordina ad alcuni addetti al campo di produrre diversi rumori anche con l’ausilio di mezzi meccanici, simulando una situazione reale di ambiente rumoroso. Il personale per tale incombenza si collocherà di fronte al gruppo di cani ad una distanza non inferiore ai 6 mt.
Dopo circa altri due minuti le azioni di disturbo cessano ed il personale addetto si allontana dal campo, su indicazione del Tecnico ciascun Conduttore a passo normale si porta presso il fianco del proprio cane, da il comando di seduto e gli mette il guinzaglio.
Il cane che durante l’azione di disturbo avrà manifestato atteggiamento aggressivo o pauroso sarà escluso da tutte le prove. I cani che eventualmente subiranno questoatteggiamento non saranno da considerarsi soggetti a penalità.
6.3 - PASSAGGIO IN CUNICOLI
Su ordine del Tecnico, il Conduttore si posiziona con il cane davanti al cunicolo con altezza non superiore a mt. 0,60 realizzato in materiale idoneo, lungo circa 4 mt. con inserita una curva a 90° nella seconda metà della sua lunghezza.
Raggiunta la posizione, lo libera dal guinzaglio e dal collare e ricevuto l’assenso del Tecnico, lo invia nel cunicolo, mediante comando.
Il cane, compiuto il percorso all’interno del cunicolo una volta uscito deve attendere l’arrivo del Conduttore. (vedi fig. 2)
6.4 - SALITA SU SCALA
Su invito del Tecnico, il Conduttore porta il cane all’ostacolo consistente in una scaletta a gradini piani con pedata di larghezza di circa cm. 5 lunga almeno 2 mt. e larga non meno di 0,25 mt., facendogli assumere la posizione di seduto.
Provvede quindi a liberarlo dal guinzaglio e dal collare.
Con il consenso del Tecnico, il Conduttore con comando ordina al cane di arrampicarsi sulla scala opportunamente appoggiata con inclinazione di circa 45° sulla verticale ad una piattaforma praticabile.
Superata la scala e salito sulla piattaforma, il cane discenderà utilizzando una passerella costituita da un asse lungo circa 4,00 mt. di robusta fattura.
Ridisceso al suolo, attende su comando di essere raggiunto dal proprio Conduttore.
Le varie fasi di salita e discesa del cane dall’ostacolo devono effettuarsi con il Conduttore fermo nella posizione di inizio dell’esercizio. L’andatura del cane deve essere sicura. (vedi fig.3)
6.5 – Prova d’ingresso su macerie
a) Il superamento della prova di ingresso riservata alle UC non operative nel precedente anno solare, se superata, consente di accedere alle due prove operative successive. Per questa prova verranno stabilite due date tra i mesi di gennaio e marzo e le UC candidate potranno scegliere quella a cui partecipare.
E’ facoltà del Responsabile della Squadra Macerie o del Referente in base al numero dei candidati presentati, decidere se svolgere la prova attitudinale e di ingresso in una sola giornata;
b) I successivi due test verranno effettuati nei mesi di giugno e ottobre, le date verranno concordate ad inizio anno
c) La disposizione ed il numero delle cavie, da 1 a 3, verrà decisa il giorno dell’esame dai tecnici presenti e le cavie verranno spostate ogni due ricerche. A seconda del numero di UC candidate, sarà cura del Referente richiedere alle Associazioni di portare e tenere a disposizione delle cavie;
d) La prova ha inizio con il colloquio/intervista che il conduttore deve sostenere con i Tecnici presenti, in cui verrà spiegato il tipo di emergenza simulata e verranno date le informazioni necessarie alla sua risoluzione. Il conduttore avrà la facoltà di chiedere tutte le delucidazioni che riterrà opportune sulla ricerca che si appresta ad effettuare;
e) Il punto di partenza da cui iniziare la ricerca sarà scelto dal conduttore;
f) Il tempo solitamente concesso per la prova è di 30 minuti dall’inizio della ricerca, e verrà calcolato dal momento in cui il conduttore sguinzaglia il cane.
Ad insindacabile giudizio dei tecnici presenti, il tempo concesso potrà variare in base alle caratteristiche del sito di esame e delle condizioni climatiche;
g) Non sono ammesse pause o fermi di tempo da parte della UC durante la ricerca.
Eventuali soste “tecniche”, ad esempio per dare da bere al cane, non interrompono il tempo concesso;
h) Al conduttore non è permesso calpestare l’area di verifica indicata dai tecnici, dovrà inviare il cane nella zona dove intende operare la ricerca e, durante la prova, deve limitarsi a guidare il cane da una posizione di sicurezza, osservando il suo lavoro. E’ indispensabile che la distanza tra il cane ed il Conduttore sia
sempre almeno di qualche metro, affinché i Tecnici possano rilevare l’indipendenza effettiva del lavoro del cane, non dovendo il Conduttore sostituirsi al cane nella ricerca di eventuali segni o tracce di nascondigli
lasciando operare il cane con la massima indipendenza fino alla individuazione del Disperso che deve essere segnalato abbaiando.
i) Sulle maceria durante la ricerca potranno essere presenti estranei, sotto le macerie potranno essere presenti disturbi (capi di vestiario e/o cibo), i due tecnici possono parlare e disturbare l’UC durante la ricerca. Ci potrà essere ulteriore disturbo, arrecato anche con mezzi meccanici, ad esempio motori accesi (generatori, motoseghe, decespugliatori ecc.), e/o utensili manuali, ad esempio l’uso di martelli o picconi sulla maceria. Se il conduttore ritiene che un determinato disturbo stia intralciando il lavoro del cane, potrà richiederne la
momentanea sospensione o lo spostamento;
j) Il conduttore dovrà segnalare il ritrovamento da parte del proprio cane alzando il braccio e attendere conferma da parte del Tecnico per richiamare o recuperare il proprio cane;
k) Il conduttore può, in qualunque momento e per qualsiasi motivo, interrompere la ricerca comunicando ai tecnici presenti la sua decisione, in tale caso la prova viene considerata negativa;
l) Gli eventuali candidati che ricoprono la carica di Tecnico verranno ammessi a sostenere la prova per primi ma intervallati da un candidato non Tecnico. Alle prove possono partecipare le femmine in calore purché vengano esaminate per ultime nella giornata, anche nel caso in cui il conduttore ricopra la carica di
Tecnico;
m) La UC verrà giudicata da almeno due Tecnici, essi non possono far parte della stessa Associazione della UC giudicata;
n) Il Tecnico appartenete alla stessa Associazione dell’UC candidata non potrà fare parte del collegio giudicante;
o) A prove concluse i Tecnici presenti firmeranno le schede con le valutazioni per le UC esaminate, che verranno controfirmate dal Referente o Vicereferente;
p) Non sono ammessi ricorsi al giudizio dei Tecnici;
q) Nel caso in cui la SOR richieda l’intervento di UC il giorno delle prove delle UC operative, la partecipazione all’emergenza conferma l’operatività delle stesse.
Nel caso l’UC non dovesse partecipare all’emergenza, lasciando però il sito dell’esame, la conferma dell’abilitazione sarà valutata dei tecnici.
Art. 7 – Marcaggio del cane
a) Il ritrovamento della cavia deve essere segnalato con l’abbaio, sarà compito del conduttore interpretarlo ed indicare con precisione il punto dove è occultata la cavia. Durante la segnalazione il cane dovrà rimanere sul punto del presunto ritrovamento fino all’arrivo, o al richiamo, del conduttore;
b) Al termine della ricerca potrà eventualmente essere richiesta una ulteriore prova di segnalazione.
Art. 8 – Conseguimento e decadimento dell’operatività
a) Per i nuovi candidati l’operatività viene dichiarata dopo il superamento di due delle tre prove operative previste e della presenza obbligatoria alle tre prove (eventuali assenze dovranno essere giustificate);
b) Il solo ritrovamento dei figuranti non assicura di per sé l’esito positivo della prova, che verrà valutata in base a:
1) completezza dell’intervista
2) indipendenza del cane
3) comportamento della UC durante la ricerca
4) copertura della zona di ricerca
5) gestione della ricerca da parte del conduttore
6) gestione del cane
7) completezza del DPI.
c) I Tecnici giudicanti possono avvalersi del giudizio di tutti i tecnici CRUCS presenti, alla fine di ogni prova, sia per i nuovi entranti, sia per le UC già operative in precedenza;
d) Il giudizio dei Tecnici viene dato in presenza della UC giudicata;
e) Se una UC operativa in precedenza non si presenta, senza giustificato motivo, o equivalentemente fallisce due prove consecutive, riparte come una UC nuova entrante, e dovrà sostenere nuovamente tutte le prove, attitudinali ed operative;
f) Le prove sostenute dall’UC rimangono valide anche se questa cambia Associazione di appartenenza purché la nuova Associazione sia iscritta al CRUCS e negli elenchi delle Associazioni di Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia da almeno un anno.
g) Le U.C. che si presentano alle prove di ingresso potranno effettuarle sul campo dell’associazione di appartenenza.
h) Le U.C. operative devono partecipare a tutte le uscite organizzate dal responsabile macerie nel corso dell’anno, è ammessa una assenza non giustificata.
Art. 9 - Espulsione definitiva dal CRUCS
a) Comportamenti giudicati gravi a giudizio del direttivo, portano alla immediata e permanente espulsione dal CRUCS dell’UC responsabile, anche se avvenuti al di fuori delle prove d’esame o altre manifestazioni del CRUCS;
b) Sono da considerarsi gravi i seguenti comportamenti:
1) il cane che morde;
2) il conduttore che provoca un alterco con offese e/o rissa con persone coinvolte, o meno, nell’attività;
3) qualsiasi forma lesiva al decoro e all’immagine della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia e/o del CRUCS.
Art. 10 – Validità e modifiche al regolamento
a) Il presente regolamento entrerà in vigore con la firma dei presidenti delle Associazioni componenti il CRUCS e resterà valido fino al 31 dicembre 2010;
b) Potrà essere rinnovato, con eventuali modifiche, per gli anni successivi al 2010 previa valutazione delle proposte, presentate in forma scritta all’Assemblea dei Tecnici del CRUCS firmata dai Presidenti e dai Tecnici, entro il 30 Ottobre 2010 e approvate dall’Assemblea dei Presidenti entro il 15 Dicembre 2010.
Art. 11 - Norma transitoria
Solamente per le UC candidate che abbiano superato le prove di ingresso programmate nell’anno 2009, visto il cambiamento delle regole avvenuto prima della programmazione delle prove operative, le prove d’ingresso previste per il 2010 si ritengono superate.
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