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sabato 25 dicembre 2010
domenica 13 giugno 2010
Una palestra per cani nell'ex cava Vriz
Articolo su Il Piccolo — 12 giugno 2010 pagina 13 sezione: GORIZIA
Si è svolta con successo, nei giorni scorsi, al campo di addestramento per cani da ricerca nell’ex cava “Vriz” a Polazzo a Fogliano Redipuglia, la manifestazione nazionale organizzata dalla Sezione Cinofila dell’Associazione Sportiva e Culturale del Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia.
Ospiti speciali dell’evento i volontari dell’associazione Prociv-Ucs, gruppo cinofilo da ricerca e soccorso proveniente da Capoterra in provincia di Cagliari, con il contributo degli istruttori nazionali Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso) Carlo Quarenghi, da Chiavenna e Stefano Lovato, da Bolzano. Presente il vicesindaco ed assessore alla Protezione civile di Fogliano Redipuglia, Matteo Cechet, che ha portato agli ospiti della Sardegna il saluto a nome di tutta l’amministrazione comunale, sindaco in primis, ed ha potuto conoscere più da vicino la realtà associativa presente sul territorio.
«Si tratta di un’attività lodevole – ha commentato Cechet – di insostituibile valore in caso di terremoti, crolli o situazioni estreme in cui solo questi fantastici animali addestrati con pazienza e professionalità possono intervenire. L’amministrazione è ben lieta e orgogliosa di ospitare sul proprio territorio una realtà come questa, sarà nostro impegno dare pieno supporto per aiutarla a crescere e promuoverla. Un grazie sincero va alla precedente amministrazione comunale per aver avviato quest’attività». Nel 2004 l’associazione ha ottenuto l’uso dell’area rendendola funzionale tramite l’allestimento di una vera propria “palestra per cani”: vari materiali e cumuli di macerie simulano le condizioni tipiche di crolli, terremoti e altre situazioni in cui queste unità sono chiamate a intervenire in caso d’emergenza. Per le quattro unità cinofile, così è definita la squadra formata dal cane e dal suo conduttore, provenienti dalla Sardegna e le cinque dell’associazione “padrona di casa”, sono stati tre giorni di intenso lavoro finalizzato all’addestramento del cane come ausiliario della Protezione civile nella ricerca di persone disperse, in superficie (boschi, campagna, ecc.) o a seguito del crollo di edifici (per esempio terremoti, esplosioni di gas), resi ancora più impegnativi dall’innalzamento delle temperature. Conferma del positivo risultato raggiunto, nel rendere tecnicamente impegnativa la palestra, sono le visite che sempre più frequentemente riceve da parte di altri gruppi cinofili: frequenti quelli del Gruppo cinofilo di Nova Gorica, impegnato anche in campionati internazionali di ricerca e protezione civile e della squadra cinofila del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Sella Nevea. La sezione cinofila nasce nel 2003, come componente dedicata alla Protezione civile, dell’Associazione sportiva e culturale del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia. Aderisce al coordinamento regionale delle unità cinofile da soccorso ed è iscritta nelle liste regionali e nazionali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile.
Si è svolta con successo, nei giorni scorsi, al campo di addestramento per cani da ricerca nell’ex cava “Vriz” a Polazzo a Fogliano Redipuglia, la manifestazione nazionale organizzata dalla Sezione Cinofila dell’Associazione Sportiva e Culturale del Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia.
Ospiti speciali dell’evento i volontari dell’associazione Prociv-Ucs, gruppo cinofilo da ricerca e soccorso proveniente da Capoterra in provincia di Cagliari, con il contributo degli istruttori nazionali Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso) Carlo Quarenghi, da Chiavenna e Stefano Lovato, da Bolzano. Presente il vicesindaco ed assessore alla Protezione civile di Fogliano Redipuglia, Matteo Cechet, che ha portato agli ospiti della Sardegna il saluto a nome di tutta l’amministrazione comunale, sindaco in primis, ed ha potuto conoscere più da vicino la realtà associativa presente sul territorio.
«Si tratta di un’attività lodevole – ha commentato Cechet – di insostituibile valore in caso di terremoti, crolli o situazioni estreme in cui solo questi fantastici animali addestrati con pazienza e professionalità possono intervenire. L’amministrazione è ben lieta e orgogliosa di ospitare sul proprio territorio una realtà come questa, sarà nostro impegno dare pieno supporto per aiutarla a crescere e promuoverla. Un grazie sincero va alla precedente amministrazione comunale per aver avviato quest’attività». Nel 2004 l’associazione ha ottenuto l’uso dell’area rendendola funzionale tramite l’allestimento di una vera propria “palestra per cani”: vari materiali e cumuli di macerie simulano le condizioni tipiche di crolli, terremoti e altre situazioni in cui queste unità sono chiamate a intervenire in caso d’emergenza. Per le quattro unità cinofile, così è definita la squadra formata dal cane e dal suo conduttore, provenienti dalla Sardegna e le cinque dell’associazione “padrona di casa”, sono stati tre giorni di intenso lavoro finalizzato all’addestramento del cane come ausiliario della Protezione civile nella ricerca di persone disperse, in superficie (boschi, campagna, ecc.) o a seguito del crollo di edifici (per esempio terremoti, esplosioni di gas), resi ancora più impegnativi dall’innalzamento delle temperature. Conferma del positivo risultato raggiunto, nel rendere tecnicamente impegnativa la palestra, sono le visite che sempre più frequentemente riceve da parte di altri gruppi cinofili: frequenti quelli del Gruppo cinofilo di Nova Gorica, impegnato anche in campionati internazionali di ricerca e protezione civile e della squadra cinofila del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Sella Nevea. La sezione cinofila nasce nel 2003, come componente dedicata alla Protezione civile, dell’Associazione sportiva e culturale del Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia. Aderisce al coordinamento regionale delle unità cinofile da soccorso ed è iscritta nelle liste regionali e nazionali delle organizzazioni di volontariato di protezione civile.
domenica 18 aprile 2010
Cash, salvatore di rapaci
Il nostro Cash si è reso protagonista di un inconsueto salvataggio: durante la consueta "passeggiata seriale" ai giardini, ha trovato un giovane esemplare di allocco, caduto dal nido ed in evidente difficoltà.
Il fatto ha avuto l'onore delle cronache sull'edizione di Gorizia de "Il Piccolo" del 18/4/2010:
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Da Recupero "Gufetto" |
Il fatto ha avuto l'onore delle cronache sull'edizione di Gorizia de "Il Piccolo" del 18/4/2010:
Salvato ai Giardini un giovane allocco
Era caduto chissà da quale nido il giovanissimo esemplare di allocco trovato venerdì sera da un volontario della Protezione civile di Gorizia che stava passeggiando con il proprio cane ai giardini pubblici di corso Verdi. Svolazzava disorientato, non era ancora autosufficiente, così dopo aver valutato la situazione insieme alla corpo forestale del Friuli Venezia Giulia, il nidiaceo è stato raccolto e portato al Centro recupero fauna selvatica di San Canzian d’Isonzo dove fra una quindicina di giorni sarà pronto per essere rimesso in libertà. Approssimativamente, l’allocco ha un età di quattro settimane e non ha ancora sviluppato in modo completo il piumaggio per il volo. Il manto si presenta parzialmente lanugginoso. Quando intorno alle 20.30 dell’altra sera il cane da macerie di Massimo Munarin ha puntato l’animale, al proprietario il rapace è apparso chiaramente in difficoltà. Non potendolo ”riportare a casa” perché non sapeva dove avesse il nido, il volontario della Protezione civile comunale ha contattato la centrale operativa di Palmanova che, a sua volta, ha coinvolto la Forestale. Dopo una valutazione della situazione è stato deciso il trasferimento nel ricovero di San Canzian. Al centro di recupero fauna selvatica è stato visitato, ma le sue condizioni sono apparse buone. «Era soltanto un po’ debilitato perché probabilmente non mangiava da un po’ di tempo - ha spiegato Damiano Baradel, responsabile della struttura di accoglienza -. In natura questi animali lasciano il nido prima che siano in grado di volare. In genere vengono seguiti a distanza dai genitori. Probabilmente lo hanno chiamato, ma questo esemplare è ancora troppo giovane per riuscire a tornare al nido. Il piumaggio per il volo non è stato ancora completato». A differenza dei gufi e degli altri predatori notturni, gli allocchi presentano occhi scuri. La storia del nidiaceo trovato a svolazzare ai giardini pubblici di corso Verdi è di certo una storia piccola: una di quelle che possono passare inosservate, ma è anche una di quelle storie che testimoniano della presenza in centro di rapaci. È il segno tangibile che le 20 cassette-nido posizionate dall’amministrazione Romoli sugli alberi della città hanno sortito gli effetti sperati. «La presenza di questi animali - siega l’assessore all’Ambiente Francesco Del Sordi - è importante. Fanno pulizia di roditori e questo episodio ci offre l’occasione per mandare un messaggio ai goriziani. Quando trovate un gufo o un allocco in difficoltà, non portatevelo a casa con voi, avvisate le autorità come ha fatto il nostro volontario della Protezione civile. se possibile, verrà rimesso nel suo habitat naturale, se non sarà possibile verrà aiutato da persone competenti come quelle del centro di Terranova. Questi animali hanno bisogni alimentari di un certo tipo, non bata dar loro un pezzo di pollo per nutrirli».
Stefano Bizzi
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